Michela Rosi (Metz, 1998) è un’artista visiva. Cresciuta in un contesto multiculturale, parla fluentemente francese, italiano e inglese. Ha vissuto a Bruxelles e attualmente risiede a Roma, dove ha completato i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti, specializzandosi in fotografia e video nel 2025.
Il suo lavoro si concentra sulle immagini come strumento di esplorazione dell’inconscio. Attraverso fotografia, disegno e installazione, indaga la memoria, la trasformazione e il rapporto tra immagine e identità. Il suo interesse è far emergere immagini confinate nell’invisibile, dare forma a ciò che è latente, lavorando su archivi personali e collettivi per trasformarli in dispositivi di riscrittura e riparazione simbolica. Elemento centrale nella sua ricerca è il gioco, inteso nelle sue molteplici forme: dal "fare finta di" come pratica esplorativa, al suo valore pedagogico e simbolico. È parte di un collettivo formato da operatori culturali e artisti provenienti da Italia, Francia e Belgio, che si occupa di azioni sociali e formazione.
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